Indirizzo

Viale dei Platani 71, Ragusa 

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REFLUSSO GASTROESOFAGEO: LE SANE ABITUDINI POSSONO RISOLVERLO

ll reflusso gastroesofageo è un disturbo fastidioso, ma anche piuttosto comune, e potrebbe essere considerato come una malattia del benessere dei nostri tempi, dove ci affidiamo principalmente al tempo necessario a cucinare gli alimenti piuttosto che alla qualità dell’alimento stesso. I suoi sintomi tendono ad acutizzarsi durante la notte, quando ci si corica, la posizione facilita la risalita dei succhi gastrici versi l’esofago, possono comparire altri sintomi quali tosse stizzosa che non accenna a risolversi con i sedativi della tosse e anzi, spesso possono essere controproducenti, potrebbe determinare un abbassamento del tono di voce. Inoltre, questi sintomi tendono ad acutizzarsi quando si passa da una stagione ad un’altra.

È necessario non sottovalutare questa malattia cronica recidivante e curarla adeguatamente, perché in questo modo si può allontanare l’eventualità di sviluppare l’Esofago di Barrett o l’adenocarcinoma esofageo, di cui il reflusso rappresenta il fattore di rischio principale.

L’instaurarsi del reflusso gastro-esofageo è determinato da alcune condizioni meccaniche come sovrappeso e obesità, che comportano un aumento della pressione intraddominale che si ripercuote sullo stomaco, favorendo la spinta dei succhi verso l’esofago. Non a caso infatti, nel momento in cui si comincia a perdere peso, il disturbo tende a migliorare nettamente. Altre cause di origine meccanica possono essere: la postura scorretta come la scoliosi possono essere determinanti, in questo caso sarebbe indispensabile rinforzare le fasce muscolari per mantenere il corpo in asse.

I pasti troppo abbondanti, in particolare la sera, potrebbero essere causa del reflusso perché la digestione laboriosa, può prolungare la secrezione acida nello stomaco.

La dieta per la malattia da reflusso gastro-esofageo è finalizzata oltre alla riduzione del peso, alla distribuzione dei pasti in maniera ragionata, in modo da poter ridurre il volume dei pasti.

La dieta adatta alla riduzione del reflusso gastro-esofageo inoltre, dovrà prevedere l’eliminazione dei pasti che promuovono la secrezione dei succhi gastrici, come caffe, thè o alcoolici,

L’eliminazione invece delle bevande gasate e delle spezie, aiutano nella dieta per la riduzione del reflusso gastroesofageo perché irritano la mucosa gastrica. Le bevande gasate infatti portano ad un aumento della pressione intra-addominale. La dieta ideale per ridurre il reflusso gastroesofageo dovrebbe prevedere l’eliminazione quasi completa degli alimenti più grassi, anche se si tratta di grassi buoni come i grassi vegetali, perché questa tipologia di alimenti richiederebbe per la digestione una quantità di succhi gastrici e di bile maggiore, rispetto ad altri alimenti più magri, questo porterebbe ad un abbassamento maggiore del ph intragastrico.

Sarebbe consigliabile inoltre ridurre i cibi proteici di qualsiasi genere e tipo, anche vegetali quindi, che siano però poco digeribili, quindi i crudi o con cottura prolungata: in questo contesto rientrano anche gli alimenti integrali, che erroneamente vengono considerati “leggeri” ma in realtà non lo sono perché difficoltosi a digerire.

Anche la temperatura dei cibi, potrebbe sollecitare il reflusso gastrico, perché potrebbero variare la vascolarizzazione della mucosa gastrica.

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