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DIETA MIND, PER RALLENTARE IL DECLINO CELEBRALE

La MIND diet è una nuova dieta americana che sarebbe in grado di rallentare il declino cerebrale.
Tecnicamente tende a rendere più lento lo scorrere del tempo per il nostro cervello, ma anche per il sistema cardiovascolare, anche perché le due cose sono strettamente correlate, infatti viene definita “demenza vascolare” la perdita della funzione mentale dovuta a una distruzione del tessuto cerebrale in seguito alla diminuzione dell’apporto di sangue. Questa alterazione del flusso sanguigno nel tessuto nervoso viene definita come “arteriosclerosi”, alterazione della permeabilità dei vasi vascolari dovuti all’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e tessuto fibrotico; il processo vascolare, potrebbe determinare, inoltre, il blocco dell’apporto di sangue al tessuto nervoso, con conseguente perdita delle funzioni cerebrali, questa, tra l’altro, Il più delle volte, è la causa di ictus, importanti o lievi.
La dieta MIND sarebbe in grado di ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e di regalare 7,5 anni in meno a livello cerebrale se la si segue rigorosamente.
Ma partiamo dal nome: MIND è l’acronimo di “Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay“; questa dieta infatti, nasce dai dati pubblicati negli ultimi anni sugli effetti del cibo e dei nutrienti sulle funzioni del cervello, rappresenta quindi un nuovo modello alimentare che è un ibrido tra le più note e collaudate dieta Mediterranea e dieta Dash.
Gli effetti di questa dieta emergono da uno studio realizzato dal Rush Medical Center di Chicago, e addirittura pubblicato sulla rivista “Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association”.
I risultati sono stati confortanti, perché lo studio ha mostrato che il rischio di incorrere nell’Alzheimer è diminuito del 53% per quei volontari che hanno seguito la dieta rigorosamente e del 35% per gli altri che l’hanno osservata solo saltuariamente.
Uno degli aspetti più interessanti di questo studio è che anche le persone che hanno aderito solo moderatamente alla dieta Mind hanno abbassato il loro livello di rischio.

In che cosa consiste la MIND diet

E’ una dieta abbastanza semplice. Comprende 15 componenti.
Distinguibili in 2 gruppi; il primo gruppo che contiene 10 tipologie di alimenti che andrebbero consumati regolarmente
• verdure a foglia verde: spinaci, cavoli, bietole, rucola, ecc.
• altre verdure: asparagi, fagiolini, carote, patate, zucca, melanzane, peperoni, ecc.
• frutta secca
• frutti di bosco: mirtilli, fragole, more, lamponi, more di gelso, ecc.
• lenticchie e fagioli: fagioli neri, in particolare ma anche fagioli borlotti, fagioli rossi,
• cereali integrali: pane, e pasta, riso, quinoa, farina d’avena, ecc.
• pesce: salmone, sgombro, trota, sardine e aringhe hanno più benefici
• pollame: pollo e tacchino
• olio d’oliva: scegliere l’olio extravergine di oliva
• vino.

Gli alimenti invece da evitare sono:

• carni rosse
• burro e margarina
• formaggi, soprattutto formaggio intero grasso
• dolci e caramelle
• fritti e fast food

Come si articola

La MIND Diet prevede quindi almeno tre porzioni di cereali integrali, un’insalata e un altro piatto a base di verdure, che devono essere serviti tutti i giorni, accompagnati da un bel bicchiere di vino.
Consumo regolare di legumi e noci o altra frutta secca. Ogni due giorni invece è consigliata l’assunzione di pollame. Almeno due volte alla settimana frutti di bosco e pesce almeno una volta alla settimana.
Il fiore all’occhiello sono i frutti di bosco: i mirtilli per esempio sono uno degli alimenti più potenti in termini di protezione del cervello.

Perché la scelta delle verdure e dei frutti rossi?

La differenza di queste verdure e frutti rispetto ad altri è la loro ricchezza di polifenoli e resveratrolo, prestigiosi antiossidanti in grado di ridurre la formazione di radicali liberi.

Cereali integrali

I cereali integrali sono una preziosa fonte di fibra e micronutrienti come antiossidanti, vitamine, minerali. Sono inoltre una buona fonte di acidi grassi polinsaturi.:
La fibra assunta mangiando cereali integrali favorisce il buon funzionamento intestinale. Svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del tumore del colon.
Si ritiene che alcune componenti dei cereali integrali, compresi la fibra solubile, il betaglucano, l’alfa-tocotrienolo e il rapporto arginina-lisina, abbiano un ruolo nella diminuzione del tasso di colesterolo nel sangue e di conseguenza del colesterolo nei tessuti.
Inoltre, la parte solubile della fibra è un ottimo nutrimento per la flora batterica intestinale.

Frutta secca

L’apporto della frutta secca oltre a ridurre il colesterolo cattivo, aiuta a d aumentare l’apporto di vitamine liposolubili come la vitamina E e di ridurre l’irrigidimento vascolare.

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